L’affitto ai tempi del COVID-19: come fare per alleggerirlo

L’emergenza coronavirus tiene tutti chiusi in casa e diversa parte della popolazione italiana, tra chi è stato messo in cassa integrazione o chi ancora ha perso il posto da stagista a causa del virus, teme di non poter arrivare a fine mese anche a causa dei pagamenti ai quali dover far fronte. Tra questi, su tutti, c’è quello dell’affitto dell’abitazione, problema messo al centro della discussione principalmente da migliaia di fuorisede in giro per tutto lo stivale.
Secondo quanto riferito dall’Agenzia delle entrate il timore può essere accantonato previo accordo preso col proprietario di casa. Infatti, come sottolineato da Repubblica, che cita una circolare dell’Agenzia dell’entrate (la numero 8, ndr) inquilini e proprietari possono accordarsi per una riduzione del canone di locazione in questo periodo di difficoltà dovuto all’emergenza coronavirus.
Affinché sia evitato il pagamento delle imposte sui canoni non riscossi è necessario che l’accordo sia registrato entro 30 giorni e inviato, anche durante il periodo di chiusura degli uffici, on line anche senza posta certificata. In alternativa è possibile comunque attendere la riapertura degli uffici in quanto, come chiarito dalla circolare n.8, lo slittamento dei termini a causa del Coronavirus riguarda anche la registrazione degli atti.
L’accordo citato, sottolinea il quotidiano, è ammesso a prescindere dalla tipologia di locazione (sia immobili per uso abitativo sia nel caso di immobili commerciali). Non ci sono differenze in riferimento alla durata del contratto, né relativamente al regime fiscale di tassazione ordinaria o cedolare secca, di certo non sono dovute spese di registrazione e l’atto è esente dal bollo (come previsto dall’art. 10 del dl 133/2014).
Riduzione dell’affitto, la scrittura
Nella scrittura dell’accordo redatto, da inviare all’Agenzia dell’entrate, occorre fare riferimento al contratto in essere indicando, oltre i dati di locatore e inquilino, il canone annuale inizialmente stabilito e la cifra ridotta sulla quale i due si sono accordati e per quanti mesi verrà pagato l’importo più basso. Al termine dei mesi d’accordo non sarà necessario comunicare nulla all’Agenzia.
Per evitare spostamenti è anche possibile scambiarsi l’atto via mail e poi scannerizzarlo, al proprietario sarà dovuto il pagamento delle imposte solo su quanto effettivamente riscosso.