Il valore della controversia, negli sfratti, è dato dall’ammontare del canone annuo o dal cumulo dei canoni non pagati.
In base alla media dei canoni di locazione su Roma (fonte Scenari Immobiliari), e dai case story dei nostri legali, le spese legali da sostenere per arrivare alla convalida di sfratto normalmente vanno da € 1.515,00 ad € 4.245,00 ma partono da € 515,00 (per una cantina o box in Roma).
Ma le tariffe legali prevedono, oltre quanto sopra, un ulteriore rimborso del 15% per le cd. spese generali, il 4% per la cassa avvocati, il contributo unificato (secondo il valore della causa) e la marca da bollo di € 27,00, le spese postali e le spese di notificazione.
Ed il costo medio complessivo finale varia da € 1.913,00 ad € 5.178,00 (€ 717,00 per una cantina o box).
Anche per questa tabella, dovranno poi essere aggiunto il rimborso del 15% per le cd. spese generali, il 4% per la cassa avvocati.
Le spese vive sono in questa fase più consistenti, infatti oltre al deposito da costituire presso le Casse degli Ufficiali Giudiziari, le spese postali e le spese di notificazione, per ogni accesso dovrà essere presente un fabbro ed il medico designato dal Tribunale. Se nell’abitazione sono presente animali (cani, gatti, etc,) dovrà essere disponibile il servizio di accalappia cani che dovrà provvedere al trasporto ed alla custodia dell’animale domestico. Tutti i soggetti ausiliari dell’esecuzione devono essere pagati “a chiamata” e cioè al loro arrivo presso il luogo di appuntamento dato dall’Ufficiale Giudiziario (di solito presso il Commissariato di Polizia competente) ed indipendentemente che il rilascio si esegua in quella giornata o no.
Al termine dello sfratto dovrà essere poi corrisposto il contributo unificato e la marca da bollo di € 27,00.